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La signora con la crocchia che sembra un gelato al cocco; la donna con gli occhi di pietra bagnata; il piccolo Eugenio che è un genio ma in fondo non lo è; la signora che porta al collo una collana di piccole mele verdi; Alina che fa i mestieri; i buddisti cattivi; i ragazzi delle scuole; il venditore ambulante di pecore; le zie del podista; Luigina la postina; Giorgio, a una cert'ora il solo umano nei paraggi; il fantasma di un poeta ribelle; Andrea il fumatore di scarpe; i pazienti del dottor Villa; la madre di Cicciobomba cannoniere; il pappagallo Mao... e tanti, tanti altri personaggi che nella loro quotidianità popolano una porzione di marciapiede in viale Carso. Una comunità transitoria di provenienza periferica che si raccoglie attorno a una panchina, protagonista assoluta un po' legnosa ma molto umana, e a un panama color crema.